Ciao mamme e papà, mi chiamo Rachele e sono mamma di Tommaso nato a Genova il 25 gennaio del 2013 con LPS Bilaterale completa e ugola bifida.
Come tanti di voi abbiamo scoperto il “sorriso speciale” di Tommaso durante la morfologica, dico tanti perché spesso capita che durante la fase dell’analisi prenatale, questa anomalia non venga riscontrata.
Cerco il più possibile di passarvi le nostre sensazioni, paure, ansie in modo da farvi capire che, come voi, anche noi ci siamo passati, ma ho piacere di anticiparvi già da ora il lieto fine o la lieta continuazione di questa favola ed esperienza bellissima. Tommaso ha compiuto 2 anni, è un bimbo pieno di vita, solare e posso dire con uno strato assai folto di pelo sullo stomaco, diciamo che è un Catterpillar, forse anche grazie a quello che ha passato.
Torniamo all’analisi prenatale, appena ci hanno diagnosticato la patologia, siamo stati accolti dal Primario dell’ospedale che con molta attenzione e dettaglio ha cercato di spiegarci di cosa si trattasse e quali fossero i passi da percorrere, non nego che così a caldo…le su parole mi rimbombavano in testa alla velocità della luce. Tra le varie parole che inspiegabilmente mi si memorizzavano nel cervello c’era “anomalia isolata”, che lì per lì non capivo cosa volesse dire ma che poi piano piano ho compreso proprio grazie ai numerosi esami che abbiamo dovuto fare.
Durante la morfologica, identificata l’anomalia, hanno iniziato a controllare anche altri organi, come il cuore e le reni ed hanno riscontrato un DIV ossia un difetto interventricolare, si tratta di un foro nella parete che separa i due ventricoli. Per nostra grande fortuna si trovava in una porzione muscolare del cuore di scarsa importanza. Le reni invece era ok.
Dal momento della scoperta sono iniziati una sequenza di ecografie per accertarci che la malformazione fosse veramente isolata ossia che altri organi non fossero coinvolti. Tutti questi esami li abbiamo ripetuti costantemente almeno 2 volte al mese fino ad arrivare alla settimana prima del parto. Devo dire che tutto questo monitoraggio è servite a me psicologicamente per mentalizzare il problema e allo stesso tempo per monitorare il DIV e la crescita di Tommaso. Ci siamo rivolti anche ad un altro ospedale, sempre a Genova, specializzato anche questo per l’analisi prenatale e abbiamo avuto nuovamente la fortuna di incontrare persone meravigliose che si sono fatte in quattro per aiutarci. Durante questa ecografia il Dottore, analizzando i flussi della deglutizione del liquido amniotico, ha potuto confermarci che a parer suo il palato si era formato. Per come il liquido veniva ingerito ci doveva per forza essere uno strato superiore che ad arginarlo.
Il dottore in effetti diete un’interpretazione corretta, alla nascita di Tommaso questo strato c’era veramente … ma aimè non era il palato molle era solamente una mucosa ossia uno strato di pelle che si era formato sopra la schisi, sembrava veramente chiuso, ma puntando una pila sul palato, si vedeva che dietro era trasparente per un’apertura di circa 4 millimetri lungo tutta la parete. Possiamo dire che Tommaso è stato uno dei rari casi di schisi sottomucosa. Ringraziamo tutti coloro che ci sono stati vicini negli impegnativi mesi di gravidanza e personalmente ringrazio dal più profondo del cuore Anna Morchio che con il suo sorriso, la sua energia positiva è stata per me, per noi un angelo sceso dal cielo. Non mi dimenticherò mai la prima telefonata, avevo trovato il suo numero in internet senza sapere chi lei fosse, la ho chiamata e lei mi ha detto “dove abiti, a Genova a Quarto, vieni a casa mia ti presento Federico, ha avuto lo stesso problema di Tommaso”. Non smetterò mai di ringraziarla e quando penso a quel momento, ancora oggi mi viene da piangere. Grazie Anna