il percorso
qualsiasi meta si raggiunge facendo un passo alla volta
Cerchiamo e cercheremo di raccogliere informazioni da condividere su tutti gli aspetti della labiopalatoschisi (labbro leporino), palatoschisi e Pierre Robin. Queste pagine sono state scritte da genitori per genitori, ma possono essere utili anche agli operatori sanitari . Una gran parte delle informazioni che leggerete qui la potete trovare anche consultando le presentazioni ed i video dei nostri convegni.
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Diagnosi prenatale o alla nascita
Eccoci qui. Ci hanno detto che nostro figlio ha una schisi. E adesso??? Ci siamo passati tutti, la testa piena di domande e il cuore che rimbalza. Quello che ci aspetta è un percorso: iniziamo la strada che ci porterà a risolvere i problemi portati da questa schisi. Ci serviranno dei buoni compagni di viaggio, gente preparata. Grazie a loro, i nostri bimbi stanno bene e anche per il vostro, molto probabilmente, sarà così. Starà bene e questa schisi non sarà di impedimento, nella vita potrà fare ciò che vorrà. Ci sono musicisti, cantanti, muratori, medici, infermieri, contadini, commessi o ingegneri nati con una schisi che fanno vite normali, con fidanzati, mogli o figli.
Cos'è una schisi?
Cosa è successo? Tutti noi abbiamo avuto una schisi bilaterale completa per qualche settimana durante la nostra vita, i foglietti di cellule che plasmeranno il nostro viso, infatti, si formano separatamente per poi unirsi. Il programma dello sviluppo dell’embrione prevede che la schisi scompaia con l’unione dei tessuti e la formazione delle varie strutture del cranio: è durante questa fase, tra la 5 e la 7 settimana di gestazione, che può succedere qualcosa che altera la normale trasmissione dei comandi. I lembi non si uniscono nel modo corretto dando origine alle varie forme di schisi. La schisi quindi non è la mancanza di qualcosa, ma la mancata fusione di tessuti normalmente presenti. I nostri bimbi non sono diversi, sono solo un po' "scuciti", e questo per fortuna è un problema che si può risolvere.
La scelta del centro
Giunge poi il momento in cui ci si avvia alla scelta del centro a cui affidarsi per la terapia chirurgica. In questa fase entrano in gioco molti fattori anche soggettivi. E' bene ricordare che anche i chirurghi riconoscono quanto la qualità della prima fase chirurgica sia importante: una buona riuscita evita problemi futuri e getta le basi solide per ottenere un risultato funzionale ed estetico valido. E' riconosciuto in vari studi scientifici che per la riuscita contano l'esperienza, l'abilità dell'equipe chirurgica e il timing del protocollo. Nelle pagine dedicate ai centri e ai chirurghi che conosciamo meglio cerchiamo di illustrarvi i loro protocolli. A seconda della schisi del vostro bimbo il percorso può essere MOLTO diverso da un centro all'altro. Quindi informatevi e cercate di parlare con i medici e magari con altre famiglie, per avere ben chiaro cosa potrete aspettarvi. Questa prima fase chirurgica si conclude in alcuni centri entro i 12 mesi in altri entro i 24 a seconda del protocollo e del tipo di schisi; ad esempio una labioschisi generalmente si risolverà con un unico intervento. Qualsiasi percorso si scelga, è importante che il palato molle venga chiuso presto, almeno entro l'anno. In caso di chiusura tardiva, e comunque dopo i 18 mesi potrebbero esserci difficoltà nello sviluppo del linguaggio. Il chirurgo valuterà da caso a caso il momento migliore per il bimbo.
A cosa servono gli interventi chirurgici?
Ogni centro ha il suo particolare protocollo chirurgico e vi invitiamo a leggere le pagine corrispondenti. Comunque in sostanza quello che succederà in diversi tempi e modi è questo: labioschisi: durante l'intervento si saldano i muscoli del labbro e la cute che erano rimasti separati; labiopalatoschisi: in un primo momento si riparano la schisi del labbro e quella dell'osso mascellare; palatoschisi: si riposizionano i muscoli che sono rimasti separati a causa della schisi, questo intervento è molto importante perchè determinerà la capacità di emettere i suoni correttamente, senza fughe di aria dal naso. Per quanto riguarda la schisi dell'osso del palato, contrariamente a quanto si può pensare, essa non viene riparata come succede per il mascellare: il chirurgo chiude solo la mucosa. L'osso continuerà a crescere spontaneamente ed i lembi della schisi col tempo si avvicineranno.
I centri specializzati
Come abbiamo già detto, ci sono alcuni centri ospedalieri che negli anni abbiamo avuto modo di conoscere. Cerchiamo di illustrarvi i loro protocolli.
A seconda della schisi del vostro bimbo il percorso può essere MOLTO diverso da un centro all’altro. Quindi informatevi e cercate di parlare con i medici e magari con altre famiglie, per avere ben chiaro cosa potrete aspettarvi.
dott. Gian Luca Gatti – chirurgo plastico
dott. Alessandro Giacomina, chirurgo plastico
dr.ssa Beate Kuppers – anestesista
dr.ssa Francesca Forli – ORL
dr.ssa Renata Salvadorini – logopedista
dr.ssa Giulia Fortini – ortodontista
dott. Ciro Conversano – psicologo
dott.sa Benedetta Toschi – genetista
Ospedale S.Chiara di Pisa
Il Percorso Labiopalatoschisi dell’Azienda Ospedaliera Pisana è diretto dal chirurgo plastico dott.Gian Luca Gatti assistito dal dott.Alessandro Giacomina. E’ presente un team multidisciplinare con logopedista, ortodontista, otorino e psicologo che segue i bambini durante la crescita e attraverso le diverse tappe chirurgiche e i controlli successivi.
Il protocollo chirurgico, quasi identico a quello ideato dal prof. Alessandro Massei nel 1977.
TERAPIA CHIRURGICA:
- Nessuna ortopedia prechirurgica: ovvero non si utilizzano le placchette;
- Lip adhesion: si effettua a 30-40 gg nel caso di schisi sopra i 7 mm. La lip adhesion ha lo scopo di ridurre l’ampiezza delle schisi con un beneficio nelle schisi monolaterali del 64 %, di circa il 58% nelle bilaterali. Una volta effettuato l’intervento si lascia “lavorare” per circa 40 giorni. Non è un intervento che ha a che fare con l’estetica: ha bensì la funzione di avvicinare la schisi ossea, migliorare la columella ristabilire la simmetria, correggere la deviazione nasale e facilitare la fase chirurgica successiva. Questo risultato si raggiunge unendo i lembi dei muscoli orbicolari (muscoli che si trovano all’interno del labbro) che sono rimasti separati dalla schisi.
- Cheilognatoplastica con periostio plastica a 2,5-3 mesi: cioè la periostioplastica modificata secondo Massei: permette di creare una base di osso per il naso poichè si trasporta nella schisi un pezzo di periostio vitale, vascolarizzato. Nel 70% dei casi questo intervento funziona e non serve un successivo innesto osseo. Nel 22 %dei casi l’effetto sarà parziale, nel 7.4% dei casi con schisi gravi servirà invece l’innesto osseo. Con questo intervento i chirurghi cercano la simmetria milgiore del naso e delle labbra ricostruendone la zona mediana e cercano di adattarsi il più possibile all’anatomia di ciascun bambino. Si lavora su labbro, osso e naso contemporaneamante. Sul naso viene effettuata perciò una rinoplastica primaria che restituisce già una simmetria nasale impensabile sino ad alcuni anni fa
- Palatoplastica in tempo unico a 6 mesi: con questo intervento si interviene sui muscoli del palato molle, che vengono riallacciati e sulle mucose. Il dott. Gatti fa la palatoplastica secondo Bardach. Nelle schisi che interessano solo il palato molle fanno incisioni laterali. Nei casi di sequenza di Pierre Robin l’intervento può slittare agli 8 mesi.
- Periostioplastica secondaria: nel caso in cui si mostri necessario per favorire ultriormente la ricrescita di osso nella schisi viene effettuata una periostioplastica secondaria a 6 anni di età, questo succede circa nel 25% delle schisi complete.
- Innesto osseo a 9-11 anni: per “riempire” la schisi con osso nel caso in cui la periostioplastica non abbia portato ad una riscrescita completa. Essa si effettua nel 10% delle forme complete. L’innesto viene eseguito con osso prelevato dalla cersta iliaca, secondo il protocollo di Oslo.
- Rinosettoplastica a fine crescita
ALCUNE NOTE SUL POST OPERATORIO:
I tubicini al silicone vengono posizionati solitamente nella chirurgia del labbro ed a volte nella chirurgia del palato quando si fanno piccoli ritocchi al naso. Nella lip adhesion i tubicini sono fissati con un punto di sutura non riassorbibile quindi restano in posizione sino al successivo intervento (quindi circa 40 gg); nelle cheiloplastiche vengono fissati solo con la colla che nell’arco di 5-15 giorni si stacca facendo cadere gli stessi; nei giorni successivi vengono tenuti pervi mediante lavaggi delicati con soluzione fisiologica.
Dopo l’intervento, una volta che il bimbo è tornato in camera nell’arco di 20-30 minuti è possibile alimentarlo nella maniera in cui si alimentava precedentemente (seno, biberon, cucchiaino morbido, ecc), facendo attenzione che gli alimenti non siano troppo caldi o (per i bambini più grandi) troppo duri. I pazienti più grandi vengono alimentati secondo le indicazioni dell’anestesista. In tutti gli interventi nei piccoli è indicato l’utilizzo dei calzini/guanti alle mani per evitare traumi alle suture
Le suture utilizzate sono (salvo diversa indicazione, ma solo in pazienti adulti) di tipo riassorbibile, sulla cute del labbro si utilizza anche la colla: non ci sono quindi punti da rimuovere. Una volta che tutte le suture, colla, crosticine sono andate via si possono iniziare dei massaggi con creme idratanti/elasticizzanti; fondamentale è la protezione solare a schermo totale per 6 mesi/1 anno, soprattutto l’estate.
I controlli, salvo diversa indicazione dei medici, vengono effettuati secondo questo programma: – lip adhesion, primo controllo a 20 gg, successivo controllo per la cheiloplastica; – cheiloplastica, controllo alla palatoplastica (se palato da fare), controllo a 2-3 mesi (se palato chiuso); – palatoschisi (isolata o in cheilognatopalatoschisi), controllo a 6 mesi previa visita otorinolaringoiatrica nelle zone di provenienza
CASI ANNUI:
2010: 93 primi casi Totale interventi: 162 (Esiti estero/altri osp: 7-10)
2011: 101 p.c. Totale interventi: 156 (Esiti estero/altri osp: 12-15)
2012: 118 p.c. Totale interventi: 214 (Esiti estero/altri osp: 18-20)
2013: 126 p.c. Totale interventi: 252 (Esiti estero/altri osp: 24)
2014: 124 p.c. Totale int
erv
enti: 247 (Esiti estero/altri osp: 20)
Come prenotare un consulto prenatale?
Scrivete: labiopisa@ao-pisa.toscana.it
Come prenotare una visita?
Telefonate allo 050 992584 il LUNEDÌ, MARTEDÌ e GIOVEDÌ dalle 9 alle 10
Scrivete: labiopisa@ao-pisa.toscana.it
Indicate nella email:
- nome e Cognome del bambino
- data e luogo di nascita (compresa la provincia)
- luogo di residenza (indirizzo completo e provincia)
- recapito telefonico
- codice Fiscale del bimbo
- numero dell’impegnativa del pediatra (numeri sotto al codice a barre)
IMPORTANTE: specificare le visite necessarie, specie per Logopedia e Genetica
Per domande di carattere medico, ad esempio domande nelle fasi pre e post operatorie e per parlare col reparto scrivete a: labiopisa@gmail.com
Il numero 050996879 rimarrà al momento ancora disponibile.
Vi preghiamo di utilizzare il numero per le prenotazioni solo per quello; per comunicare con il reparto potete usare lo 050993759 possibilmente per messaggi importanti o urgenti.
Chirurgia Maxillo-Facciale: Enrico Sesenna (direttore), Neonatologia: Cinzia Magnani
-Otorinolaringoiatria: Vincenzo Vincenti
-Anestesia e rianimazione: Angela Saccani
-Logopedia: Anna Barbot
-Odontoiatria: Alberto Di Blasio è a disposizione anche il reparto di gastroenterologia pediatrica
Presso l’ospedale di Parma lavora il Prof. Enrico Sesenna, che dirige la struttura complessa di Maxillo-Facciale. Il reparto si occupa anche di cura della labiopalatoschisi e della sequenza di Pierre Robin, oltre che di altre patologie rare come, ad esempio, la sindrome di Moebius, la sindrome di Treacher Collins, la sindrome di Goldenhar, le schisi facciali e le malformazioni auricolari congenite.
Attorno al Prof. Sesenna ruota un team multispecialistico, che comprende neonatologo, anestesista, logopedista, otorinolaringoiatra ed ortodontista. Tutti questi professionisti collaborano da anni. I bambini vengono accolti e visitati dal chirurgo, il quale li indirizza ai singoli specialisti al bisogno. Pertanto, a tal proposito, il lavoro del team consta di varie valutazioni.
Tutti i bambini affetti da labiopalatoschisie sequenza di Pierre Robin, quando vengono presi in carico, incontrano:
- L’otorinolaringoiatra: per valutare eventuali problemi relativi all’udito e decidere per l’eventuale necessità di drenaggi transtimpanici che, se necessario, vengono inseriti durante il primo intervento chirurgico programmato.
- La logopedista: appena dopo l’intervento, per valutare gli aspetti legati all’alimentazione e per fissare i controlli previsti al fine di seguire il bambino nello sviluppo del linguaggio, dal termine della fase chirurgica sino a quando sarà necessario.
- Tutti i bimbi con LPS sono indirizzati all’ortodontista verso i 4 anni d’età per una prima valutazione. Per quel che concerne i bambini operati per il solo palato sarà il chirurgo a valutare caso per caso se indirizzarli a tale controllo.
TERAPIA CHIRURGICA
In molte LPS monolaterali o bilaterali viene applicata dopo pochi giorni dalla nascita una placca palatale rimovibile, che viene controllata e modificata ogni 3 settimane dal chirurgo stesso.
LABIOSCHISI:
- 5-6 mesi: unico intervento chirurgico.
LABIOPALATOSCHISI MONOLATERALE:
Per schisi poco ampie a livello del palato duro (4-5 mm):
- mesi: tempo unico “all in one” solo, senza l’impiego di lembi di vomere.
Per schisi più ampie, è previsto un protocollo scandito in due tempi:
- 5-6 mesi: si interviene mediante la palatoplastica al palato molle e la chiusura del labbro e del naso con una settoplastica primaria e correzione dell’ala del naso.
- 16-18 mesi: chiusura del palato duro e Gengivo-Alveoloplastica (GAP)
- 5 anni: prima dell’inserimento scolastico, se necessario, viene proposta una correzione della punta/ala nasale (ed eventuale settoplastica).
LABIOPALATOSCHISI BILATERALE:
- 5-6 mesi: palatoplastica al palato molle e chiusura del labbro e del naso con correzione della punta (sec. Mulliken)
- 16-18 mesi: chiusura del palato duro e Gengivo-Alveoloplastica (GAP)
- 5 anni: prima dell’inserimento scolastico se necessario viene proposta una correzione della punta/columella nasale.
I casi che presentano una protrusione molto evidente della premaxilla:
- 3 mesi: Lip Adeshion e palatoplastica del palato molle
- 6 mesi: correzione del labbro e del naso (secondo Mulliken)
- 16-18 mesi: chiusura del palato duro e GAP.
- 5 anni: prima dell’inserimento scolastico, se necessario, viene proposta una correzione della punta/columella nasale.
PALATOSCHISI SEMPLICE:
- 5-6 mesi: palatoplastica in un unico tempo.
PALATOSCHISI IN SEQUENZA DI PIERRE ROBIN:
- bambino senza problemi respiratori neonatali: palatoplastica a circa 8 mesi
- bambino già sottoposto a distrazione neonatale: palatoplastica a 5-6 mesi
Presso l’ospedale di Parma nei casi di sequenza di Pierre Robin molto grave si pratica l’osteodistrazione mandibolare (si rimanda alla pagina del Reparto).
La distrazione viene comunque praticata in casi selezionati perchè, per dirla con le parole del dott. Mc Carthy (New York) : “se un centro di afferenza di chirurgia malformativa pediatrica (bacino d’utenza di 20 milioni di abitanti) fa piu’ di qualche caso di distrazione all’anno evidentemente vi sono problemi di approccio diagnostico/terapeutico”
Aismel tramite il gruppo Bimbi Pierre Robin ha instaurato una collaborazione stratta con il prof.Sesenna ed il suo team in particolare per questo tipo di patologia
ALCUNE NOTE SUL POST OPERATORIO:
A tutti i bambini affetti da labiopalatoschisi vengono posizionati conformatori nasali (a parte le schisi incomplete), da mantenere per circa 3 mesi. Questo perchè hanno un buon impatto sulla guarigione della punta/ala del naso.
Per quanto riguarda l’alimentazione, è permesso alimentarsi in modo similare al pre-operatorio se il bambino non presenta particolare dolore (anche al seno se prima poppavano). Questo perchè è importante non esasperare i bimbi con troppi cambiamenti e anche perchè, secondo l’esperienza del reparto, il pianto ha un effetto decisamente peggiore sulle suture rispetto al movimento del ciucciare.
A discrezione, e dipende molto anche dal grado di ansia che presentano i genitori, possono venire impiegati i bracciolini per evitare che il bimbo si tocchi la bocca. I punti del labbro vengono comunque rimossi in quinta/sesta giornata post-operatora. La procedura viene effettuata in sala operatoria con il bimbo in sedazione.
CASI ANNUI:
– casi di chirurgia primaria:35-40 e poi numerosi esiti dall’estero e da altri ospedali italiani.
La prima valutazione può essere concordata dal reparto di neonatologia dove il bimbo nasce, da professionisti di sedi esterne o per contatto diretto dei genitori: 0521.703109 (segreteria).
A seguito di questa valutazione il bambino viene inserito in lista d’attesa sulla base del timing di programmazione dell’intervento chirurgico e viene stabilita la successiva visita di controllo che i genitori possono prenotare telefonando sempre in segreteria.
Per tutte le visite è necessario presentarsi muniti di impegnativa del pediatra di base del bambino con la dicitura di “visita chirurgica maxillo‐facciale”.
CONTATTI:
È possibile parlare con il personale medico telefonando al reparto di Chirurgia Maxillo‐facciale: 0521.703107.
Potete prenotare le visite con il professor Sesenna presso
la Segreteria allo 0521.703109
altre informazioni utili sul loro sito:
http://www.ao.pr.it/cura/articoli/Maxillo/labiopalatoschisi.htm
COORDINATORE CLINICO
Dr. Luca Autelitano
COORDINATORE SCIENTIFICO
Dr.ssa Costanza Meazzini
CHIRURGIA MAXILLO FACCIALE
Dr. Luca Autelitano
Dr. Mario Ferrari
Dott.ssa Giulia Rossetti Dott.ssa V. Battista
ORTOGNATODONZIA
Responsabile: Dr.ssa Costanza Meazzini
Dott. ssa Elisa Capasso
Dott. ssa Chiara Tortora Dott. ssa L. Zappia
Dott. ssa L. Pellegrinelli Dr. Carlo Chiavenna
LOGOPEDIA
Responsabile: Dr.ssa Angela Rezzonico
Dott.ssa Fulvia Aceti
Dott.ssa Ilaria Fontana Dott.ssa E. Todaro
PSICOLOGIA CLINICA
Prof.ssa Elena Vegni
Dott.ssa Vera Mariani
Dott.ssa Michela Maxia Dott.ssa E. Atzori
OTORINOLARINGOIATRIA
Prof. Giovanni Felisati Dott.ssa A. Pisani Dott.ssa E. Stefanoni Dott.ssa L.Sordo
PEDIATRA
Dr. G. Gamberali
Dott.ssa R. Arancio
Dr.ssa E. Salvatici
CAPOSALA
Sig.ra O. Squaratti
Tel: +39 02 8184 4501
VOLONTARI
Sig.ra L. Zammarchi Sig.ra M. Pellegatta
Contatti centro regionale per le labiopalatoschisi Milano
Telefono: 0281843894
E-Mail: segreteria.lps@asst-santipaolocarlo.it
Web
Centro Regionale di riferimento per le labiopalatoschisi dal 1996 diventa Smile House dall’ottobre 2011, a seguito della firma del protocollo di intesa tra l’Azienda Ospedaliera e Fondazione Operation Smile Italia Onlus.
media pazienti/anno acquisiti: 166 nuovi pazienti annui
fasce d’eta’ dei pazienti: Da epoca neonatale a età adulta
pazienti in follow-up: Oltre 3200 pazienti
Ci si occupa della cura dei pazienti affetti da malformazioni congenite cranio maxillo facciali, seguendoli dalla nascita a fine della crescita, attraversando tutte le fasi diagnostiche e terapeutiche.
Il Centro, specializzato nella cura delle labiopalatoschisi, segue anche i bambini che presentano quadri sindromici e sindromi rare associate a malformazioni del distretto cranio facciale; è inoltre sede del Centro Regionale Sindrome di Beckwith-Wiedemann, ambulatorio multidisciplinare per diagnosi, inquadramento clinico terapeutico, follow up e trattamento chirurgico della macroglossia.
Offre trattamenti di ortopedia preoperatoria, interventi chirurgici di ricostruzione e correzione, inquadramento e riabilitazione logopedica delle alterazione relative alla fono articolazione, valutazione e trattamento ortodontico, cura per l’igiene dentale, supporto psicologico al paziente e alla famiglia, approfondimenti e interventi ORL in un’ottica di personalizzazione della cura del paziente.
Durante le attività ambulatoriali è sempre presente il team multidisciplinare composto da chirurghi maxillo facciali, ortodonzisti, logopedisti e psicologi, che si avvale delle consulenze di otorini, specialisti dell’allattamento, pediatri e neurofisiopatologi per lo studio delle apnee notturne.
Ci avvaliamo infine della collaborazione del servizio radiologico specializzato e del genetista. A supporto del team sono presenti in ambulatorio diversi volontari accreditati per le varie patologie.
Come prenotare un consulto prenatale?
Per un consulto prenatale o per genitori in attesa di adozione di un bimbo con queste patologie mandare una mail a:
segreteriasmilehouse@ao-sanpaolo.it
02/ 81843889
Come prenotare una visita?
Tutte le altre visite vanno prenotate attraverso il CUP numero verde 800 638638.
PRIMA VISITA: per i bimbi neonati indicare sull’impegnativa “visita maxillo facciale bambini PRESSO LA SMILE HOUSE URGENTE” e specificare al CUP l’età del bimbo, perchè ci sono corsie preferenziali per i bimbi appena nati.
PER VISITE SUCCESSIVE: farsi fare impegnativa dal pediatra con scritto “Visita maxillo facciale presso la Smile House” (senza specificare nè logopedia, nè otorino, senno non capiscono al centro prenotazione).
Con impegnativa alla mano telefonate al 800.638638 e chiedete una visita maxillo facciale presso la smile house il lunedì o il giovedì mattina. Quando vi daranno l’appuntamento il/la paziente sarà visto/a contemporaneamente da chirurgo, ortodontista, logopedista e otorino e vi diranno come procedere.
NOTA CHE PER VISITE DI CONTROLLO E VISITE POST OPERAZIONE: se si è già in ospedale meglio recarsi direttamente al Centro prenotrazione alla dimissione o dopo l’ultima visita per prenotare la successiva: andare al piano -1 indicando la data comunicata dal reparto con impegnativa alla mano. In questo modo non si rischia che telefonando gli operatori non credano alla data di visita successiva che state comunicando a voce che i medici hanno messo sull’impegnativa.
Le visite d’equipe sono il LUNEDI e il GIOVEDI
Le terapie sonoil MARTEDI e il GIOVEDI
SMILE HOUSE:
Segreteria Smile House: Lun / Ven dalle 9.00 alle 14.00 Tel. 02 8184 3894
Email: segreteriasmilehouse@ao-sanpaolo.it
Se non rispondono lasciare un messaggio in segreteria telefonica con un recapito a cui venire richiamati
(per motivi organizzativi non è possibile parlare direttamente con i medici al telefono).
ALTRI NUMERI UTILI (qui non si prenota!)
02/81844501 caposala
REPARTO: Blocco B – Piano 8º
Tel: +39 02.8184 4341
AMBULATORIO:
Blocco B – Piano 9º
SEGRETERIA SMILE HOUSE
segreteriasmilehouse@ao-sanpaolo.it
Tel +39 02.8184 3894
Segreteria ortodonzia
ortodonziasmilehouse@gmail.com
ASSOCIAZIONE GENITORI
Presso la Smile House è attiva l’associazione Tiraccontounsorriso che supporta le famiglie in cura presso l’ospedale San Paolo di Milano e l’ospedale San Gerardo di Monza